Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAriunione alle provincie venete cedute di un vicino territorio, reclamato non solo per la duplice considerazione della nazionalità e della sicurezza delle frontiere, ma benanche perchè già quasi interamente acquistato col sangue dei nostri combattenti; tuttavia il nostro Governo non mancò di sostenere nei negoziati quest'ultima reclamazione, come ne fanno fede specialmente una nota verbale del nostro ministro a Parigi, del 30 luglio, ed una relazione del 2 ottobre del nostro abile plenipotenziario a Vienna, il quale pose nella maggior luce le ragioni geografiche, storiche, etnografiche, strategiche ed e-conomiche che dimostravano quel territorio incontrastabilmente italiano.
« Lasciando all'azione del tempo ed alla logica applicazione de' principii provvedere meglio agl'interessi delle popolazioni, è da sperare almeno che mentre la commissione istituita dalle due Potenze contraenti è occupata a tracciare la linea di confine, possano le medesime consentire a quelle locali rettificazioni e facilitazioni, che sono imperiosamente richieste per rendere non disagiato il modus vivendi degli abitanti finitimi della frontiera ».
A Trieste, intanto, l'Austria imprendeva un "'altra forma d'oppressione : iniziava nel campo amministrativo quella sistematica opera di disconoscimento dei diritti storici della città, che doveva spingere fino agli estremi confini.
La Dieta triestina insorse; ma da Vienna risposero che non si trovavano in grado d'entrare in discussioni storiche. Sorse allora Francesco Hermet, l'autorevole capo del partito nazionale triestino, affermando : « i diritti storici, desunti dal patto fondamentale, sono diritti imprescrittibili che non si .possono nè abrogare, nè alienare in nessuna'maniera, senza togliere e spezzare quel nodo per cui Trieste appartiene all'Austria ».
E quando si trattò di nominare i deputati da mandare a Vienna, la Dieta deliberò che tale invio non dovesse involvere pregiudizio alcuno ai diritti storici di Trieste, dichiarandoli intangibili.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (140/218)
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