Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAlocato accanto a noi quei signori che pretendono oggi essere in casa loro, come pretendono anche l'Istria. Io per me so dove comincia l'Italia : almeno almeno al Vallo Romano, a Fiume... »
      Poco dopo, la Camera votava la Legge Cairoli, con la quale era statuito : « Tutti gli Italiani delle provincie, che non fanno ancor parte del Regno d'Italia, sono pareggiati nell'esercizio dei diritti civili e politici ai cittadini dello Stato, purché, presentando l'atto di nascita ed adempiendo alle altre formalità volute dalla legge, s'inscrivano nei ruoli di un comune di loro scelta ».
      Il Comitato Nazionale di Gorizia mandava a Benedetto Cairoli un ringraziamento ed invocava prossima la liberazione. Ed egli rispondeva : « Il vostro infortunio è danno comune e sarebbe anche vergogna se dimenticato, ma ciò non è... Ricorderò i vostri patimenti e le ardite dimostrazioni, e la cooperazione presa ai lutti, alle glorie, alle battaglie della Patria Italiana? La causa vostra è adunque anche sua, ed io m'auguro di poterle consacrare non solo la parola, ma anche la vita. Accogliete, o benemeriti cittadini e degni interpreti del pensiero nazionale, un fraterno saluto ».
      Nessuna occasione veniva trascurata dagli irredenti, ansiosi di tener vivo il ricordo della loro causa. Nell'aprile del '68, per le nozze del principe Umberto con Margherita di Savoia, essi presentarono al Re un indirizzo di Felicitazione, in cui era detto che « l'onda sonora di tanto augurio non trova i termini suoi nei ristretti confini del Regno. C'è risonanza per lei sino al Brennero, sino alle Giulie, sebbene ivi, squarciata da baionette straniere, quella gioia si muti in lamento... »
      E qualche mese più tardi presentavano a Vittorio Emanuele una medaglia, ricordante la sua frase che l'Italia era fatta, ma non compiuta...
      D'altra p^rte urgevano i doveri della difesa dell'italianità, minacciata dalle prime onde della marea slava che andava ingrossando. Segnatamente l'Istria era in quell'epoca esposta a tentativi sempre più invadenti, spalleggiati dai deputati della Carniola, che chiedevano
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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