Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIACadute le trattative per questa Triplice Intesa, l'ora attesa da Bismarck era matura. La Prussia dichiarò guerra alla Francia: e l'Italia entrava a Roma.
A Trieste la notizia suscitò un delirio d'entusiasmo : vi furono dimostrazioni grandiose, che la polizia ferocemente represse.
L'indomani, nel Consiglio municipale, il patriota Antonio Vidacovich pronunciava queste parole : « Se l'ingresso delle truppe italiane a Roma fu salutato ovunque con feste e manifestazioni di gioia, perchè non l'avrebbe salutato con festa anche la città di Trieste? Noi non siamo certamente i paria della società; noi abbiamo una mente per giudicare ed un cuore per sentire, e quindi avevamo pienamente il diritto di salutare con gioia questo avvenimento; e come italiani perciò (quantunque formanti parte di un consorzio politico diverso) non ci era interdetto di partecipare alle gioie ed ai dolori della patria comune ».
In una seduta successiva il Consiglio aprì la discussione sui soprusi compiuti dalla polizia. Fu messo in rilievo che le guardie aggredirono i dimostranti, e invasero le case per far spegnere i lumi, esposti in segno di gioia, ed eseguirono arresti in massa e fecero uso delle armi...
Nonostante l'opposizione del Commissario imperiale. il Consiglio votò all'unanimità un vibrato ordine del giorno di protesta.
Il 23 marzo del 1871 si compivano i venticinque anni di regno di Vittorio Emanuele : e i triestini mandavano al Re il seguente indirizzo :
« Sire, per ben dodici anni, il 23 marzo non fu altro per gl'italiani che il triste anniversario di Novara. Ma dal 1861, proclamata la costituzione del Regno d'Italia, quella data fatale ricordò pur anco che nel giorno memorabile di Novara la Maestà Vostra aveva raccolto su quei campi luttuosi, più che lo scettro, la spada e la promessa di Casa Savoia. E quella promessa condusse a Roma.
« Noi triestini, da questo sventurato estremo lembo d'Italia, abbiamo sempre seguito, con l'ansia di chi nu-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (148/218)
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