Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEmera i giorni del servaggio, i fortunati passi del primo soldato dell'indipendenza. E ci dicemmo : per Un di Savoia, — il Conte Verde, — Trieste fu già libero italico Comune; per Un di Savoia, — il Re Galantuomo, — Trieste sarà un giorno fra le cento libere città dell'Italia.
      « E a buon diritto; che nelle gloriose schiere di coloro i quali con il pensiero e coli'armi combatterono per l'Italia, non mancarono mai i cittadini di Trieste. Lo dicano i nomi dei nostri fratelli caduti sotto le vostre bandiere!
      « Imperiose e dure ragioni di Stato ci contrastano oggi il diritto di chiamarci italiani, e impongono amichevoli accordi fra i reggitori d'Italia e i nostri oppressori; ma sopra ogni arte di governo, e sopra tutto, sta fermo, immutabile, il sacro diritto dei popoli. E difficoltà ben maggiori ebbe ad incontrare il regno della Maestà Vostra, senza che perciò venisse mai meno il mutuo patto di Re Vittorio e degli italiani.
      « Inaugurando il primo Parlamento italiano, Voi diceste, o Sire : « essere savio così l'osare come l'attendere a tempo ». E poi che così vuole la sorte, memori del saluto che Voi rivolgeste in Udine alla loro abbrunata bandiera, i triestini oggi attendono...
      « Attendono! ma non sarà mai che depongano la speranza. — Oh, non sarà lontano il giorno in cui il Re patriota saluterà in Trieste una fig.ia di più, e il Re guerriero deporrà la spada, ben sapendo oggi che la sua impresa non è compiuta, e che l'Italia, si difende dalle Alpi Giulie e dai portuosi bacini dell'Istria. Qui soltanto si afferma il diritto italico sulle Alpi e sul Mare; quivi soltanto, o Re, la vostra grande missione sarà compiuta!
      « Sire, in questo giorno solenne, non vi giunga inopportuno il saluto di questi italiani, i quali gemono tuttavia in servitù e si uniscono ai loro liberi fratelli per augurarvi giorni felici!
      « Deh! fate, o Sire, che la nostra Trieste possa salutarvi anch'essa Re e liberatore! »
      Nel primo corteo reale che sfilò per le vie di Roma figurava la bandiera di Trieste. Su quella bandiera era scritto : Romae matri Tegeste spe devota.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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