Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEgrazione europea, più di quello che ora il vorrebbe, per la questione dell'Alsazia, alcun governo francese. Ma il sentimento che l'irredentismo rappresenta, conforto di nobili popolazioni italiane divise dal grembo della patria, nessun governo potrebbe strapparlo dai cuori italiani : nè potrebbe ignorarlo una politica nazionale che sia abile ed attenta studiatrice degli eventi. Questo sentimento, l'alleanza coll'Austria lo inasprì : la non rinnovazione del patto, — la qual lascia impregiudicato l'avvenire e aperte ad esso le porte, — è la soddisfazione prudente che il governo per ora gli può dare e gli deve ».
      L'Austria considerava quindi a ragione Cavallotti come uno dei suoi più irreconciliabili nemici; ne temeva la forza animatrice e la poderosa eloquenza. Quando e-gli si recò a Trieste per assistere alla rappresentazione d'una sua opera drammatica, il governo austriaco lo e-spulse immediatamente e lo bandì per sempre dal territorio dell'Impero.
      La sera del 9 gennaio 1878 arriva improvvisa a Trieste la notizia ferale : Vittorio Emanuele era morto.
      La città fu come percossa dal fulmine. Re Vittorio era per i triestini, non pure il sovrano venerato, ma il padre, l'amico delle ore tristi, il confidente dei sacri propositi, il simbolo vivente e la guarentigia migliore della sospirata liberazione.
      Tutta la città insorge in una grandiosa, indimenticabile manifestazione di proclamato lutto nazionale, invano contesa dalla polizia.
      Alla sera, seduta del Consiglio municipale. Il popolo reclama ad alte grida che la seduta sia tolta per la morte del Re.
      Sorge Francesco Hermet. Egli dice che convien portare « un giusto tributo di venerazione, di rispetto e d'affezione a quel Principe che vivrà nei secoli avvenire come esempio d'un Sovrano che ha saputo portare in alto il nome italiano, che ha saputo rivendicare alla nostra nazione quel posto che le si compete, e che ha saputo
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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