Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEnostra famiglia; non si domandi da noi un orribile riso sulle ossa di nostro padre; non si vieti a noi la speranza, ultima Dea; non si vieti a noi il plebiscito della morte. Noi a cotesto non ci rassegneremo mai... »
      In queste parole è dolorosamente accennato a quello ch'era divenuto ormai l'intento costante del governo i-taliano : soffocare ogni palese manifestazione irredentista per evitare complicazioni con l'Austria.
      Ma questo atteggiamento del governo non fece che dar forza al sentimento solidale coi fratelli oppressi, che ardeva specialmente nelle file dei partiti più avanzati. Si formò così \'Associazione prò Italia irredenta, della quale assunse la presidenza il generale Avezzana.
      Garibaldi tosto gli scrisse ringraziandolo di « capitanare la causa dei fratelli schiavi ». Soggiungeva che gli amici erano tutti d'accordo e si dichiarava superbo di militare ai suoi ordini.
      Sorgeva in tal modo un centro d'azione, che pur tra mille difficoltà, tra mille suscitati ostacoli, esercitò nobilissimo influsso sulla formazione della coscienza nazionale e tenne viva la fiamma d'un'idealità, che l'avvenire doveva dimostrare parte integratrice del programma d'azione della nuova Italia.
      Grandi eventi politici andavano intanto maturando. L'assetto europeo doveva essere sottoposto a quel Congresso di Berlino, che suscitava tante speranze in Italia e finì con sì amare delusioni.
      Gli italiani della Venezia Giulia, intenti sempre ad ogni occasione che potesse giovare alla loro causa, pubblicarono un memoriale in cui era contenuto questo passo :
      « ...Nessuno ignora come l'Europa attraversi un periodo dei più critici e dei più salienti. Alle tante questioni d'interesse generale e particolare, s'incarnano delle altre di libertà, d'indipendenza, d'autonomia, di nazionalità. Quest'ultima specialmente è sulla china di andare fino all'estreme conseguenze. Ogni governo e tutti gli Stati sono ansiosamente preoccupati di ciò, e specialmente I Austria, quest'arlecchino dei cento colori. Io ho accen-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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