Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE ORIGINI REMOTElia. Sì, amici anche degli slavi e di tutti i popoli che vogliono francarsi da soggezioni estranee e crudeli; ma ciascuno in casa propria, e non si venga a usurpare l'altrui. Questo è il momento decisivo e supremo. Deh, non si chiuda gli occhi agli avvenimenti che precipitano; non si venga a patti vergognosi e disonesti; non ci si venda, in una parola, ai nostri acerrimi nemici, agli slavi!
« Chè se l'Italia, — chiamata all'eventuale Congresso, — non avesse una voce risoluta ed energica per noi, come pei Trentini, sappia che noi siam disposti a tutto, fuorché a diventar slavi. E se i nostri confratelli italiani non han cuore per noi, come lo hanno per i Turchi, noi ci getteremo nelle braccia anche dei petrolieri e soccomberemo concordi sotto le mine delle nostre città____»
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (163/218)
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Italia Congresso Trentini Turchi
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