Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Abbiamo quindi stimato necessario di propugnare una fusione di tutti questi elementi con rinuncia reciproca ad ogni idea partigiana e col solo scopo di giovare alla nostra causa al di sopra dei nostri partiti. Furono quindi costituiti due Comitati centrali, l'uno a Roma e l'altro a Trieste, secondo questi principii, e i sub-comitati vengono ora composti colla stessa norma, avendo noi teste eccitato gli amici, dopo averne chiamato qui alcuno, a favorire siffatta opera. Tutto ciò si succedette con tale furia e con tale varietà di casi dì per dì, che non ci fu possibile scrivere prima d'ora. Il più delle volte ci vedemmo costretti a deliberare da un'ora all'altra.
      « Senza dubbio, non è più possibile a noi di rispondere di ogni atto del nuovo ordinamento, e quindi, pur avendolo suggerito, ed essendoci pur prestati a regolarlo nel miglior modo... abbiamo dichiarato di voler essere considerati d'ora innanzi come semplici gregarii e di riservarci soltanto quella qualunque nostra opera individuale, la quale senza fare opposizione all'opera altrui, ci fosse suggerita dalla nostra coscienza o da commilitoni di una volta.
      « È noto ancora che i Comitati, di cui ti parlai, sono affatto indipendenti dall'Associazione per l'Italia irredenta dell'Avezzaria e dell'Imbriani. Tutti accettarono di buon animo, da una parte e dall'altra, la netta distinzione dei due sodalizii. Se tratteranno fra loro, lo faranno sempre come da corpo a corpo, e la nostra società promise formalmente di guardarsi da ogni atto che potesse anche solo parere ostile alla nostra forma di Governo____
      « Oggi mi risponde Cavalletto che, sebbene la interpellanza Rudinì sia stata una favola, egli si tiene pronto a parlare per noi, ove di noi cadesse discorso al Parlamento. Il suo patriottismo è sempre giovanile e generoso... »
      Ulteriori notizie dell'importante lavorio che ferveva in quel tempo sono registrate in un'altra lettera di Carlo Combi, che mandava ad un fiduciario queste istruzioni ;
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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