Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « E fia diritto che nella città che a noi raffigura come il simbolo dell'unità della patria sorga quest'urna ai fratelli caduti per il riscatto di tutti, e che pure rimasero e-sclusi sin ora dalla propria redenzione, ed a cui spesso codardo senno di reggitori contende financo la virtù del soffrire e quasi li rinnega.
      « I nomi dai nostri tratti dall'oblio, rimarranno muta e llegittima affermazione dei diritti della Patria, dei doveri che le incombono verso quei fratelli che il dovere loro così nobilmente adempierono. Quest'urna non accoglierà le ossa onorate dei caduti : quelle hanno già consacrato ogni angolo di terra d'Italia dove ritornarono polvere. Quest'urna ne porterà solamente i nomi gloriosi. E ad essa verranno come a fonte di speranze e di vita, a trarre nuova lena ed incitamento i gagliardi : da essa dovrà muovere una forza potente, che susciti e scuota gl'inerti, una fiamma che riscaldi l'anima dei fiacchi: è questo il compito della virtù dei morti ricordata ai vivi.
      « Questo monumento non sorgerà a vana minaccia, non a spavalda sfida verso quello straniero che ci occupa ancora le porte delle Giulie e delle Retiche e c'ingombra i fori di Tergeste e di Tridente ; ma esso rimarrà sulla terra latina qual testimone della nuova grandezza e virtù italiana, fra i mille ruderi di que la antica grandezza che ne anima ancora, che ripete il mònito severo del Senato e del popolo romano : — « Neque priusquam Italiani omisisset, de amicitia et societate agi posse. »
      Pochi giorni dopo, veniva indetto a Roma un comizio contro il Congresso di Berlino e per ila liberazione delle terre italiane soggette allo straniero. Nel comizio, presieduto da Menotti Garibaldi, fu votato quest'ordine del giorno :
      <( Il popolo di Roma, riunito in solenne comizio il 21 luglio 1878;
      « Di fronte alla violazióne del diritto di nazionali-te tà ed all'offesa alla sovranità popolare compiuta dal « Congresso di Berlino;
      « Convinto che alle false arti della diplomazia debbano sostituirsi la ragione e il diritto e la solidarietà « delle nazioni;
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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