Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTE
      « Che 1 popoli non si trafficano impunemente quando ogni cittadino sia armato ed abbia libero il voto;
      « Che è diritto degli italiani soggetti allo straniero « riunirsi alla patria:
      « Afferma la sua solidarietà coi popoli mercanteggiati dal Congresso di Berlino, ricorda che vi sono terre italiane ancora soggette al dominio straniero, e confida in un prossimo avvenire di giustizia e di verità ».
      Garibaldi non aveva posa. Da Caprera egli mandò questa lettera ardente al Direttore del giornale La Capitale :
      « Le manifestazioni per l'Italia, irredenta emanano dal sentimento nazionale contro l'Austria, gravitante tuttora su d'una parte cospicua dei nostri fratelli schiavi. E noi dobbiamo rallegrarcene. Ciò prova che, all'uopo, il risveglio del nostro paese al lavacro degli oltraggi di moltissimi secoli, sarà unanime. Quando, dai 17 ai 50 anni, ogni italiano saprà colpire un bersaglio a 500 passi, la questione sarà presto risolta, e speriamo tale sublime risultato dal Governo, coadiuvato dalla Nazione intiera.
      « Il Ministero Cairoli si conduce degnamente in queste contingenze, e coloro che lo vorrebbero portare a sevizie contro i dimostranti, non lo consigliano saviamente; siccome fanno male coloro che mostrano il babau austriaco pronto a divorarci, perchè noi abbiamo osato affermare che ci dolgono i denti. In ossequio all'eterna cantilena che noi non siam pronti, che siam rovinati nelle finanze, si può ammettere che il Governo presente non debba intimar guerra all'Austria; e coll'aura di pace fittizia che soffia sull'Europa, tale guerra sarebbe disapprovata.
      « Siccome però è inutile di sperare l'adempimento del diritto italiano da congressi o da arbitrati internazionali inattuabili mentre durano le dispotiche prepotenze, è bene che negl'i Italiani concordi s'inculchi essere una vera fortuna per quella generazione nostra che sarà chiamata a rivendicare le tante ingiurie e malanni portati a noi dalla Grifagna, ed allora, come dice Menotti :
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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