Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEstria per conquistare le provincie irredente ». Vi fu votato quest'ordine del giorno :
      « Questa adunanza di cittadini italiani, qui convenuti nel nome della patria, posposto al pensiero della medesima le loro particolari opinioni politiche, e concordi tutti nel dovere di consacrare i loro sforzi a difenderne l'onore, il diritto, l'integrità;
      « Considerando
      « Che le mal ferme condizioni della politica europea, per la mancanza di un diritto comune fondato sul naturale assetto delle nazionalità e per la prevalenza dell'arbitrio diplomatico sulla ragione vera della internazionale giustizia, possono creare pericoli gravi alla sicurezza interna ed esterna del nostro paese;
      « Che lo stato delle cose d'Oriente è taile da prevedere perturbazioni e guerre, nelle quali l'Italia sarà chiamata ad esercitare una importante azione civile, in virtù del principio stesso al quale si informa la sua nuova vita;
      « Che la questione delle terre irredente e dei nostri confini sull'Alpi Retiche e sulle Giulie, oltre il carattere morale che riveste dinanzi alla conoscenza del patrio dovere verso i fratelli ancor disgiunti dalla madre comune, può nei casi predetti acquistare una immediata urgenza pratica per le nazionali difese;
      « Che gli oltraggi ivi inflitti dallo straniero al sentimento italiano, richiedono, da parte nostra, dignitosa risposta, — non di precoci ed inconsulte sfide, — ma di civili apparecchi a propugnare il nostro diritto ed a mantenere intatto il frutto dei sacrifici compiuti per l'indipendenza e l'unità della patria;
      « Aderendo al patriottico consiglio del Duce dei Mille e del veterano dei campioni dell'indipendenza d'Italia, generale Avezzana, e tenuto conto delle generose parole pronunciate dal superstite dei martiri di Grop-pello nel suo recente discorso sulla necessità della istruzione dei bersagli, complemento all'istruzione militare
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Storia della Grande Guerra d'Italia Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza) di Isidoro Reggio Istituto Editoriale Italiano pagine 199

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