Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE ORIGINI REMOTEne prosperità e dell'universale progresso; se in breve, l'intelletto del bene non disperda i feroci consigli dell'egoismo e della forza, e la ragione de' popoli non vinca le cupidigie de' traffìcatori delle loro spoglie e la cecità del volgo decorato, che siede al governo de' loro destini, e li travolge a rovina.
« Ed io non dispero, o fratelli, delle sorti d'Europa, nè però delle vostre. Lunga, faticosa e sparsa di triboli può essere la via del vostro, del nostro riscatto; ma la meta è visibile e certa; nè varranno ad attraversarla fiacchezze indigene e militare burbanza di stranieri padroni. Armi e corone, e delitti d'imperatori e di re, e diplomatiche insipienze, e patti suggellati dalla iniquità e dall'arbitrio, son cose che passano : il diritto e l'umanità durano perenni. E il diritto e l'umanità, che vi proclamano figli d'Italia, finiranno coll'imporre alla opinione del mondo civile il riconoscimento dei vostri titoli incancellabili al patrio retaggio.
« E la saldezza non peritura della vostra causa vi conforti, se le contingenze dei tempi prolungheranno gl'indugi, a fortemente attendere e fortemente patire. Serbate intatta, viva, operosa negli animi vostri, la coscienza del vincolo nazionale. Fate sentire agl'invasori del vostro suolo, che l'anima dell'Italia spira immortale nell'aure del vostro cielo, che intorno ad essi, tutto, da essi infuori, è italiano, e, per diritto di natura, ostile alla loro dominazione; ma non precorrete, con prematuri cimenti, la sentenza di quella infallibile giustizia, che non può tardare per forza di cose, e forse per vie oggi non prevedute da giudizio umano, a tradurre in atto la Legge che vi fece, vi mantenne, e vi vuole italiani.
« Vi sono cause, alle quali è ministra, colla virtù degli uomini, la necessità della storia, e di tal novero è la causa che insieme ci stringe. È, debito vostro e nostro non dimenticare l'obbligo che ne consegue, ed operare a seconda.»
Tutte queste pubbliche manifestazioni culminarono in un discorso che fece alla Camera Giuseppe Marcora, L'illustre parlamentare, che poi doveva salire al sommo
— 183 —
| |
Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
|
Pagina (183/218)
|
Europa Italia Italia Legge Camera Giuseppe Marcora
|