Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEdo sulla delimitazione della frontiera ed insistendo sulla nostra impotenza militare.
      Quella pubblicazione suscitò in Italia vivissimo sdegno, tanto più legittimo, data la situazione dell'autore, dalla quale era facile arguire che trattavasi d'uno scritto ispirato in alto luogo. All'opuscolo del colonnello austriaco, il quale affermava categoricamente che l'Austria non avrebbe giammai rinunciato alle sue terre italiane, venne data in Italia più- d'una risposta. Notevolissima quella dell'Associazione prò Italia irredenta, che pubblicò un volumetto dal titolo : Pro patria.
      Era una vibrata e stringente requisitoria, nella quale si enumeravano tipici episodi, che per l'importanza dei personaggi i quali ne erano stati i protagonisti meritavano e meritano d'essere ricordati.
      Il giammai del colonnello Haymerle veniva riallacciato ad altre consimili dichiarazioni, fatte precedentemente da ben maggiori personaggi.
      Quando nel 1874 Francesco Giuseppe aveva scritto all'Arciduca Alberto una lettera, che fu pubblicata da tutti i giornali austriaci, egli gli ricordava con orgoglio la nobile carriera iniziata a Novara, la fama splendida acquistata a Custoza, e con sovrana benignità, ringraziandolo dei servigi resi al trono, prendeva occasione per soggiungere esser certo che, data l'occorrenza, gli stessi nemici ritroverebbero in lui lo stesso terribile castigatore, poiché « giammai le loro ingorde brame verranno soddisfatte. »
      Il 13 agosto 1876 si era consacrata una bandiera al campo di Bruck, presente l'Arciduca Alberto. Ecco la relazione che ne faceva la Neue Freie Presse :
      « Fra la vivace partecipazione degli ufficiali e dei soldati di tutte le armi raccolti nel gran campo di Bruck, nonché della popolazione della città, ebbe luogo la festa della consacrazione deHa bandiera del reggimento fanteria « Re Luigi di Baviera N. 5 ». Madrina e largitrice della bandiera era l'Arciduchessa Maria Teresa d'Austria, sposa del Duca di Wùrttemberg, feld-maresciallo austriaco. Alle 9, a suon di musica, seguì la marcia del reggimento al luogo della festa. Ivi, in presenza di tutte
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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