Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE ORIGINI REMOTEsulle voci di eventuali cessioni del Trentino, l'Imperatore rispondeva con queste testuali parole : « Finché io siederà) sul trono dei miei padri, Trento non sarà mai strappata all'Austria, non lo sarà giammai. »
Il 24 giugno 1878, l'Arciduca Alberto passò a Praga in rivista le truppe austriache, adunate a festa per l'anniversario di Custoza, e ricordando la «gloriosa vittoria» trova il modo di lanciare un altro giammai alle nostre a-spirazioni.
L'autunno del 1878, Francesco Giuseppe si recò nell'Alto Adige per assistere alle manovre, e solennemente dichiarò di fare affidamento sul valore di quelle truppe contro qualunque straniera pretesa, e che prima avrebbe dovuto perdere la corona anziché cedere un solo palmo del Trentino...
Lo scritto dell'Associazione'prò Italia irredenta ribatteva poi le fallaci 'argomentazioni del colonnello austriaco intorno alle condizioni etnografiche di Trieste, del Trentino e delle altre provincie nostre detenute dall'Austria.
Più di tutto — diceva — risponde dell'italianità dei nostri fratelli il sangue versato per la risurrezione d'Italia : —questa ragione è seria come la morte, speriamo.
Gl'italiani del Trentino e della Venezia Giulia hanno contribuito al riscatto della patria comune, quanto quelli di ogni altra terra italiana.
Nel 1848 e 1849 : sui piani lombardi, a Roma, a Venezia. Sul Gianicolo pugnava un intero Corpo di trentini, denominato legione trentina; sulla Laguna caddero in copia i difensori corsi da Trieste e dall'Istria : i loro corpi, con affettuoso pensiero, furono sepolti in luogo apposito. I trentini diedero un'intera squadra alla falange? dei Mille che sbarcarono a Marsala : i volontari di quella provincia nel 1859 e 1860 ascesero a più di un migliaio. Non èvvi lotta d'indipendenza avvenuta in Italia, ove non siano stati larghi del loro sangue gl'italiani delle Provincie irredente; gli elenchi, non uno eccettuato, dei morti di ogni guerra e le lapidi funerarie segnano ovunque i nomi di triestini, istriani e trentini, che caddero per l'I-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199 |
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Pagina (189/218)
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