Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIArole che Catone pronunziava nel Senato romano e che Sallustio ne tramanda a perpetuo ammaestramento : ad essi ben s'addicono : « Voi li vedete e temete i pericoli presenti e venturi; ma, trascurati e imbelli, l'un l'altro aspettando, indugiate, forse negl'immortali Dei affidandovi, che già altre volte in maggior necessità ebber salva questa Repubblica. Ma non i voti, no, ne le femminili preghiere impetrano dei Numi l'aiuto; vegliando bensì, operando e ben provvedendo si prospera. I negligenti e dappoco invano invocano gli Dei, con essi sempre sdegnati e nemici. »
      « All'esercito, sorridendo all'albagia straniera, vaticiniamo vittoria tanto più gloriosa quanto più contrastata. Nunc animis opus est, nurtc pectore firmo; e ricordiamo le parole di un gran soldato, nel cui petto albergava una nobile anima: « Ardisci e spera. Non fia già senza gloria il trattar l'armi! »
      « Ed all'austriaco che ne rivolge o insidiose blandizie o stolte minacce, ripetiamo ancora il monito severo del Senato e del Popolo romano : « Non potrà essere amicizia tra noi prima che abbiate sgombrato l'Italia! » Nobili parole, dalle quali traspare l'ardore d'una invincibile aspirazione, 1* amarezza per la miseria dei tempi e la magnifica fede che muoveva animosa incontro all'avvenire.
      L'agitazione continuava in tutta Italia. La voce più possente, quella che mai tacque quando si affermavano i diritti dell'Italia sulle terre irredente, s'alzò ancora. Garibaldi mandò agli esuli triestini ed istriani questo nuovo proclama :
      « Fratelli, la santa causa che vi trattiene fuori delle vostre case, appartiene alle irrevocabili che il destino ha segnato nella vita dell'umanità col marchio della distruzione dei tiranni e del trionfo dei popoli.
      « Tale sarà del mostro austriaco, a risorgimento dei fratelli nostri irredenti. »
      Ma non solamente dal campo garibaldino venivano gli assensi. Anche dalle file politicamente lontane dal partito d'azione vennero in quei giorni affermazioni no-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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