Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
è teoricamente nemmeno questo; ma (praticamente pochi dubitano che sia almeno questo.
« E che un confine siffatto non dia nessuna sicurezza e migliori i mezzi d'offesa d'uno dei due Stati tanto quanto peggiora quelli di difesa dell'altro, che è pur troppo il nostro, l'hai mostrato, potentissimo Paulo, così chiaramente, che non occorre certo che se ne riparli, nè è probabile che ti si contenda in astratto da nessuno.
« Sicché la quistione si formula così : V'ha, sulla frontiera orientale del Regno, oltre il confine attuale di esso, una terra che è parte della regione Italica, e che, se si aggiungesse -allo Stato italiano, gli darebbe modo di difendersi quando fosse offeso, senza abbandonare all'inimico nessuna parte del proprio territorio, e d'altra parte non leverebbe all'inimico il modo di difendersi del pari sul suo quando l'offesa partisse d'Italia. Ora una terra cosiffatta deve, secondo ragione, essere soggetta al potere sovrano di qua dell'Alpi o a quello di là? »
<( La risposta pare ovvia. »
Ancora una volta s'elevò alla Camera la parola di Giovanni Bovio, in favore dell'integrità del diritto nazionale.
« Nella Camera — egli disse — si sono fatte troppo le parti dell'Austria; facciamo un poco le parti dell'Italia. Da ogni parte dèlia Camera, e in ogni modo, si fecero proteste di amicizia e di osservanza all'Austria; e si è proclamata la necessità di crearla se non vi fosse, di ricrearla se sparisse, di ricrearla in Oriente o in Occidente, o di qua o di là dei mari.
« E la Camera, nell'udir tutto questo, non ha fatto la riserva, nemmeno la semplice riserva, della integrità del diritto nazionale. Nessuno, dico, ha palesemente fatto questo riserbo; moltissimi e quasi tutti, nell'animo loro, e cioè tutti quelli che pugnarono e soffrirono non per rivendicare una porzione più o menò grande della r azione, ma per redimere la nazione intera. Ora è necessario che una voce spiegatamente dica che questa riserva della integrità del diritto nazionale si ha da fare, affinchè quei popoli che sono nostri e che con grande a-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (194/218)
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