Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (196/218)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAAlle agitazioni che correvano ancora per tutta Italia, 'alle voci di consenso che tuttora venivano da notili personalità della vita pubblica italiana, rispondeva nelle terre irredente un più acceso fervore di pensiero e di azione.
      Giosuè Carducci, ospite di Trieste, aveva suscitato ardenti entusiasmi. Sul colle di San Giusto e nelle città marinare dell'Istria da lui visitate, egli aveva raccolto indimenticabili sensazioni, che poi dovevano rifiorire nei versi sonanti che celebrarono la sacra latinità delle terre irredente.
      L'Austria infierì contro le più intense e più frequenti manifestazioni dello spirito pubblico. I processi politici si moltiplicarono, chiusi sempre con spietate condanne.
      Trento e il Trentino — ricorda Cesare Battisti — i-niziarono allora una lotta ostinata, paziente, per difendersi da mille e mille sopraffazioni, per impedire che si rubasse loro la lingua di Dante, che si distruggesse nel cuore del popolo l'innata fierezza montanara, l'amore alla indipendenza, alla libertà, alla madre Italia. Da questa lotta che sostenne da solo (invano attese aiuto dai fratelli del Regno!) esso uscì vincitore, ritemprato, ringagliardito, più italiano che mai!
      In tutte le terre italiane, sotto la sferza degli oppressori, cresceva la resistenza ostinata, si faceva più ardente l'aspirazione verso la libertà.
      Tutte le forme più dimostrative, più eloquenti, più pericolose, dell'avversione all'Austria ebbero corso quotidiano. Fin da quando il governo austriaco aveva mobilitato le truppe destinate a reprimere nel sangue la sollevazione della Bosnia e dell'Erzegovina, gli irredenti chiamati alle armi- si erano sottratti all'obbligo incivile che l'Austria voleva loro imporre.
      Tra i numerosissimi disertori, che allora avevano cercato rifugio nel Regno, v'era un giovane studente di matematiche, un biondo adolescente triestino, dall'occhio pieno di sogni, dall'anima piena d'ardori...
      Aveva nome Guglielmo Oberdan.
      Fine del Volume Primo


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

Pagina (196/218)






Italia Carducci Trieste San Giusto Istria Austria Trentino Cesare Battisti Dante Italia Regno Austria Bosnia Erzegovina Austria Regno Guglielmo Oberdan Volume Primo