Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
Italia ed Austria — disse Costantino Nigra — non possono essere che alleate o nemiche. 1 trentatre anni della Triplice hanno dimostrato ch'esse potevano essere contemporaneamente l una cosa e l'altra.
Questo è il punto essenziale per giudicare uno dei più importanti elementi che determinarono l'atteggiamento dell'Italia nella grande conflagrazione europea : essa sentì sempre, sentì giustamente, nell'Austria alleata una nemica irreducibile.
Per l'Italia l'alleanza con l'Austria fu una necessaria clausola implicita dell'alleanza con la Germania; fu un pis-aller per togliersi all'isolamento, fu un momentaneo parafulmine contro la guerra che poteva venirle mossa mentre meno era in grado d'affrontarla : fu forse anche uno di quegli accomodamenti ohe gli spiriti incerti accettano pur non essendone persuasi; fu pure probabilmente un'illusione intorno alla possibilità di sanare gradatamente i rancori dell'Austria e d'avviare, chi sa? sul terreno amichevole la soluzione dell'annosa questione delle terre irredente...
Fu qualche cosa di tutto ciò; ma non fu nulla che contrastasse a priori alla lealtà della stipulazione.
Per l'Austria fu esattamente il contrario. Fu il «proposito preventivamente formato ed immutabilmente seguito di abusare degli amichevoli rapporti, per compiere senza rischio quella che fu chiamata la guerra di sterminio senza sangue (o solamente col sangue degli irredenti) : sterminio dell'italianità nelle terre ch'essa dominava. Fu l'assoluto disegno di stabilire impunemente la propria definitiva preponderanza nell'Adriatico, in Oriente,
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