Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
ovunque gli interessi suoi fossero in contrasto con quelli dell'Italia. Fu infine la preordinata, comoda, sicura preparazione d'una guerra che fin dal primo giorno le apparve inevitabile contro la nuova alleata : guerra di cui essa avrebbe scelto il momento, e con la quale avrebbe finalmente saziato l'odio e la sete di vendetta, che sopravvissero sempre immutati nell'animo 'austriaco alle guerre del '59 e del '66.
Con questo spirito l'Austria firmò l'alleanza : vedremo come per tutta la durata di quel patto sia rimasta inalterata, sotto una tenue vernice di dissimulazione, la tinta fondamentale del suo programma al nostro riguardo.
E nemmeno si credette sempre tenuta alla dissimulazione dei veri suoi divisamente Anzi quanto più l'Italia mostrò di considerare l'alleanza contratta come un obbligo di maggiore arrendevolezza, tanto ipiù duramente l'Austria fece pesare sull'alleata l'altezzoso diniego d'ogni considerazione legittimamente invocata.
Il bilancio dei danni e dei vantaggi che l'Italia ritrasse dalla Triplice nel grande agone della politica internazionale, è difficile a stabilirsi. Una cosa tuttavia è certa : che nei suoi rapporti con l'Austria i trentatre anni d'alleanza significarono per l'Italia sopratutto sopraffazioni tollerate, e subite umiliazioni.
1 fautori della Triplice risposero per questi trentatre anni, ad ogni voce dissenziente, con la considerazione suprema che la Triplice garantiva la pace in Europa. I fatti hanno tragicamente dimostrato quanto valesse quella garanzia...
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