Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IIL'INCUBAZIONE DELLA TRIPLICE
Le aspre polemiche italo-francesi — L'opinione di Lanza — Uno scritto di Carlo Cadorna — Il lavorio di Bismarck — Il pomo della discordia — La duplice offerta — Luzzatti, Bonghi, Tor-raca — L'alleanza moralmente conclusa — i propositi austriaci — Il viaggio dei Reali a Vienna — L'organo di Crispi — L'attenuazione di Depretis — Clamoroso avvenimento politico.
Le polemiche tra giornali italiani e francesi continuavano a tutto andare. La nota dominante diventava sempre più aspra; il Laveleye disse ch'era un linguaggio terrificante. A Parigi, segnatamente, la stampa non conosceva più freno alcuno. Un esemnio vale per tutti : la grave, la squisita Revue des deux mondes paragonava l'Italia ad una cavallerizza da circo, che si presentava all'ospedale ancor vestita di seta e coperta di diamanti — ma senza camicia!
Mentre queste polemiche sempre più s'invelenivano, la discussione continuava pubblicamente anche tra i più autorevoli nostri parlamentari.
Giovanni Lanza mandò ad una rivista berlinese u-no scritto, che poi fu tradotto e largamente diffuso in Italia. L'eminente uomo politico diceva :
« L'occupazione francese a Tunisi non può piacere all'Italia; ma essa non è in grado di impedirla, e siccome le altre potenze trovano che non franca la spesa di opporvisi, anche l'Italia finirà per adattarvisi e far di necessità virtù. Appena sarà calmato il primo bollore, il sentimento nazionale degli Italiani riacquisterà il suo impero e finirà per sopportare tranquillamente la cosa.
« Si disse e si scrisse che il principe di Bismarck ab-
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I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia _ Voi. II 2
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