Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnanzi alla sua cella; oltre a ciò era stato consegnato un picchetto di soldati.
«Ad onta del rifiuto di Oberdan d'accettare la visita di un prete, ieri nel pomeriggio il curato militare Huth si recò nella cella del condannato. Anche oggi, nelle prime ore del mattino, Oberdan ricevette la visita del prete militare, al quale disse : « Io sono matematico e libero pensatore; non credo all'immortalità dell'anima ». Conforme a questa confessione atea egli si mantenne sino all'ultimo respiro.
«Oberdan, sulla cui supposta o reale partecipazione all'attentato delle bombe del 2 agosto non può ancora venire data alla pubblicità notizia alcuna, non aveva, prima della pubblicazione della sentenza, alcun sentore della sua sorte, quantunque il Tribunale di guerra a-vesse pronunciato il verdetto da parecchie settimane. »
Un'altra relazione, di persona che potè assistere alla tragedia, aggiunge che col capestro al collo pronunciò parole di fede nel destino italiano di Trieste : parole soffocate ancora dal rullo dei tamburi e dalla morte...
Il giorno stesso Giosuè Carducci faceva ancora u-dire la sua voce :
« Guglielmo Oberdan fu fucilato, o impiccato, questa mattina alle ore 9 in Trieste...
« È austriacamente naturale. L'imperatore si affrettò a rispondere così al poeta francese, che lo sperava grande : al professore italiano, che lo invocava magnanimo.
È austriacamente più che naturale. Nel sangue ingiovanì, nel sangue invecchia, nel sangue speriamo che affoghi; e sia sangue suo!
« L'Italia intanto è debole dentro, debolissima alle frontiere. Al nord-est l'impero austro-ungarico, dalle alpi centrali e orientali, la stringe alla gola. Al nord-ovest dalle alpi occidentali la Repubblica francese la minaccia alle spalle. Per le coste è in balìa di tutti. Dentro, ella marcisce nel bizantinismo.
« Ora non bisogna marcire di più. Ora bisogna :
— 58 —
| |
Oberdan Huth Oberdan Tribunale Trieste Giosuè Carducci Oberdan Trieste Italia Repubblica
|