Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
L'ITALIA INCATENATAcombattuto come un danno, mentre alla fin fine esso fu accettato da uomini autorevolissimi che seggono nelle diverse parti della Camera; fu accettato in occasioni solenni, in adunanze di partito.
« Dunque ci saranno delle individualità che Io combattono, ma io non veggo uomini di partito, non veggo partiti che lo combattano, meno, forse, l'estrema sinistra, la quale vorrei tentar di persuadere che proprio non ha tutta la ragione. Quale è l'enorme beneficio (ve lo disse il mio collega) di questo atto politico? L'assicurazione della pace. Ora un paese giovine come il nostro, che deve compiere e consolidare la sua organizzazione interna, mutare la sua legislazione, consolidare la sua finanza, compiere riforme economiche e sociali, oh! domando io, come può non amare la pace? E chi è nel campo liberale che non l'amerà?
« Vediamo la storia stessa della rivoluzione francese; i liberali più avanzati non volevano la guerra, volevano la pace.
« Altri interessi di un ordine più elevato spinsero la Francia alla guerra, ma chi vuol consultare la storia, vedrà che da tutti i veri liberali si deve amare la pace. Io prendo tutte le occasioni per dichiarare questo mio programma. La buona politica, principalmente dell'Italia, è la pace.
« L'accordo con le potenze centrali ci ha pur dato occasione di esercitare un nobile ufficio, di cooperare alla pace d'Europa a beneficio universale della civiltà.
« Io credo poi che non abbia fondamento ciò che si è detto parlando di quest'accordo, che cioè esso ci rende inerti, indifferenti, che per esso è vincolata la nostra libertà d'azione.
« Nulla di tutto questo, o signori; nessun vincolo alla nostra libertà d'azione.
« Abbiamo la sicurezza di godere i benefizi della pace, di assicurarci contro certe eventualità che non saranno probabili ma sono possibili, e questo è un gran beneficio. Io nego assolutamente che vincoli ci siano.
« Ma si dice : avete deviato da questa politica, siete alleati, ma non siete amici; .ma per dire questo, o signo-
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