Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA INCATENATAvolesse pensare Trieste altro che italiana, dovrebbe figurarsi l'impossibile. I podhi tedeschi che vi sono e che vi dominano, sono considerati quali ospiti stranieri, al pari degli inglesi, dei francesi e dei greci, a cui del resto la popolazione indigena si dimostra sempre cordialmente ospitale, come è dell'indole d'un popolo trafficante.
      «Nell'Istria, sempre italiana, ad onta che in più occasioni vi siano stati portati operai slavi di varie origini, le principali città sono al mare e la popolazione vi è tutta italiana. Le città e borgate interne ed i loro contorni parlano del pari la lingua italiana; ed i contadini slavi vanno perdendo il loro dialetto per norma che si avvicinano a queste città o che vi trattano, o che ogni poco si coltivano. A malgrado deg'li sforzi del governo, non solo la germanizzazione vi è fai ita del tutto, ma la italianizzazione procede spontanea di giorno in giorno.
      « La ragione di ciò è ben naturale. Gli slavi sono una gente dispersa in molti casolari staccati, rozza; di origine diversa, con dialetti fra loro dissimili e molto incompleti tutti, e staccati da quelli degli altri slavi. Questi sono dialetti rozzissirri e rustici, senza nessuna coltura. Essi non hanno nessun centro letterario al quale rivolgersi. Croati, dalmati e serbi potranno formarsi u-na lingua letteraria comune, la quale unisca i loro dialetti, che si avvicinerebbero quando esistesse una letteratura vivace e copiosa. Questi nostri slavi invece non rimangono slavi, se non sino a tanto che rimangono barbari.
      « Essi seguono la legge naturale dell'assimilazione dei frammenti dispersi di nazionalità incomposte, per parte del e nazionalità compatte e grandi e di vecchia formazione e di vita rigogliosa ad un tempo. Una goccia d'acqua marina in una botte di acqua dolce potrebbe mai tog'iere il suo carattere a auesta, e farla diventare salsta? Non mai. E così questi pochi slavi, per essere qualche cosa, si formano italiani, ed altro non vo-glicro esfere ed altro non arelano che di tornare alle tradizioni antiche, allorquando erano sudditi di Venezia );,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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