Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA INCATENATApiù lontane, separate dal Trentino, che mandavano il loro denaro per occupare con la bandiera tedesca le montagne italiane.
      E quei rifugi avevano tutto l'aspetto d'un programma strategico di fortificazioni, che voleva piantare una rocca in tutti i punti d'incrocio delle valli, in quelle che si chiamano le chiavi di una posizione, mentre lavorava a controbattere le posizioni già occupate dagli italiani.
      Naturalmente il governo austriaco era sempre dalla parte dei nemici degli italiani : popoli o società. Erano considerati un sussidio della sua politica. Anche sulla loro terra, nella difesa del loro elementare possesso nazionale, gli italiani avevano ogni giorno la sensazione che chi li insidiava godeva il favore delle autorità.
      Quasi tutti gli ufficiali delle truppe austriache alpine erano soci del club austro-germanico. I posti di soccorso e di recapito della società tedesca si dovevano spesso cercare nelle caserme. L'istituto geografico militare forniva ai tedeschi i suoi rilievi per le loro pubblicazioni cartografiche, e li negava categoricamente agli italiani.
      L'irredentismo — nota Gualtiero Castellini — è il sottinteso di ogni manifestazione e di ogni campagna politica tridentina. Non vi è casa di liberale borghese, che non abbia i ritratti del Re o di Garibaldi, una bandiera nostra o un'immagine sacra all'italianità. Le relazioni di cultura sono soltanto col Regno.
      Il podestà di Trento, che l'Imperatore non ha voluto convalidare e che Trento ostinatamente ha rieletto più volte, ha il nome di una famiglia di patrioti : quella dei conti Manci. I congressi degli studenti trentini che si ripetevano ogni anno, erano spesso riunioni irreden-tiste concluse al canto degli inni nazionali. Lo spregio per l'esercito austriaco, per il dominio militare che pesava ogni ora, ogni minuto con la sua mano di ferro, con le sue inchieste poliziesche, si manifestò sempre fierissimo : l'isolamento in cui erano lasciati i militari fu assoluto; lo spionaggio a favore del Regno non era infrequente..,
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      I. RECCIO — Storia della grande guerra d'Italia _' Voi. II 7


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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