Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIATrieste — notava Attilio Hortis — è la città più popolosa e più ricca e, relativamente, anche la più centrale, sul territorio nostro nazionale : essa possiede già gli istituti necessari perchè una Università completa possa sorgere e vivere : ricchi musei, una biblioteca con oltre 100.000 volumi, tre ospedali, numerose Società letterarie e scientifiche.
      Il governo austriaco si ostinò a rifiutare. Allora si fece sorgere privatamente una Università libera a Innsbruck. Ma fu soppressa appena sorta.
      Infatti quando il 21 novembre 1903 il professor De Gubernatis, che doveva inaugurarla con un discorso intorno a Francesco Petrarca, si presentò sulla cattedra, e la sala era colma di invitati, entrò un commissario di polizia che proibì al De Gubernatis di prendere la parola e dichiarò che l'adunanza... era sciolta.
      Contemporaneamente, la sala veniva invasa da gendarmi con baionetta inastata e da studenti tedeschi; gli studenti italiani reagirono : nacque un tumulto, dal quale molti italiani e tedeschi uscirono feriti. Il professor De Gubernatis potè a mala pena salvarsi dalla folla urlante e minacciante, e giungere alla stazione onde partì per l'Italia.
      Io non posso pensare senza tristezza — diceva il Sighele, uno dei fondatori dell'Università libera — a quegli studenti che avevano lungamente accarezzata la speranza di udire in paese straniero la parola dei nostri uomini maggiori e migliori, e di crearsi una piccola luminosa patria italiana nel buio ambiente tirolese, e che si son visti a un tratto spezzare il loro sogno da un decreto poliziesco! Poveri giovani! Avevano fatto — essi e le loro famiglie — sacrifici di tempo e di danaro : avevano fatto, i più, il sacrificio massimo di abbandonare le ridenti e civili grandi città universitarie di Graz, di Monaco, di Vienna, per accorrere tutti nella piccola, incolta, inospite città di Innsbruck, pur di alimentare colla loro straordinaria presenza quell'Università libera che sarebbe stata il loro unico conforto, — ed ec-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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