Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
L'ITALIA INCATENATAvanti alle camicie rosse ed alla divisione Medici, e già era deciso ad abbandonare Trento con tutto il Trentino, fece tosto metter mano ad opere di fortificazione intorno alla città di Bressanone e sui passi di Gardena : delle quali opere ancora si vedono le traccie.
Fu il generale Kuhn che lasciò scritto, a proposito d'una eventuale guerra degl'Italiani contro l'Austria : « Essi sono costretti a conquistare il Tirolo meridionale fino al Brennero, se vogliono difendere Venezia e far procedere vittoriosamente le loro operazioni »,
Bonaparte, nella primavera del 1796, concepì l'ardito disegno d'inseguire gli Austriaci per la valle dell'Adige, di penetrare in Germania dal Brennero. Costretto però a lanciarsi nelle pianure venete contro l'arciduca Carlo, dava ordine a Joubert d'assicurare il fianco sinistro attaccando gli Austriaci nell'Alto Adige, di passare le Alpi a Dobbiaco e convergere su Vienna : u-na divisione avrebbe intanto coperto il Trentino. Non credeva di poter egli varcare a levante le Alpi senza essere sicuro del saliente trentino : questo insegnano le famose campagne napoleoniche...
Negli ultimi anni l'Austria ha ammassato nell'Alto Adige forze considerevoli, trasportando e dislocando di qua del Brennero la massima parte degli effettivi destinati a difesa del Tirolo; le truppe e le artiglierie che vi stanziavano normalmente erano in proporzione molto maggiore di qua che non di là della Catena, gravitando sulla frontiera italiana.
Queste truppe venivano esercitate incessantemente. Da qualche anno si aveva, lassù, l'impressione di trovarsi alla vigilia della guerra. Nessuna difficoltà tratteneva dalle esercitazioni, anche in tempo d'inverno; le marcie disastrose, le morti per tremende fatiche, le tragiche valanghe, erano all'ordine del giorno. Si vigilava ai confini. Erano state poste guarnigioni a Cortina d'Ampezzo e a Pieve di Livinallongo. Si facevano le grandi manovre sull'altipiano di Bressanone, ed ogni anno fra Bolzano e i confini d'Ampezzo erano incidenti di confine, e scorrerie aeronautiche fin sulle pianure venete.
L'Alto Adige diventò zona di divieto per la locomo-
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