Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
XIIIL'OPPRESSIONE
Angoscie istriane — Cannoni e soldati nel 1848 — Il regno delle spie — Gli attentati della plebe — La legge del sospetto — La reazione feroce — La polizia nel Trentino — Dittatura militare — Gli insulti all'Italia — La serie dei processi politici — Uno stuolo di condannati _ L' « Indipendente » e il
«Piccolo» — I divieti austriaci — Tutto proibito a Trieste — Gli scioglimenti dei Consigli comunali — Società disciolte per italianità — Un saluto a Bonchi — L'opera della Leca Nazionale — La Società innominata — Felice Venezian e Attilio Hortis.
Disseminati per le pagine'di questo libro, molti e-pisodì hanno fatto fede della spietata oppressione cui le terre irredente furono assoggettate dall'Austria. Dopo il 1866, il governo imperiale, come fu detto, deliberò la soppressione dell'italianità in quelle provincie : e tentò con ogni mezzo d'attuare il suo disegno. Ma prima ancora di quel tempo non aveva mancato di far sentire il pugno di ferro agli italiani soggetti al suo arbitrio.
Della vita dell'Istria, nei primi trent'anni del dominio austriaco, si legge in uno scrittore del tempo questa sintesi impressionante :
« Non più libero insegnamento; non più procedura orale e pubblicità nella trattazione delle liti civili e dei criminali processi; non più tribunali collegiali, nè giudici cittadini; non più consigli municipali : tolta ai Comuni la amministrazione delle proprie sostanze, tolta persino la elezione delle Magistrature municipali, tutto subordi-
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Trentino Italia Trieste Consigli Bonchi Leca Nazionale Società Venezian Attilio Hortis Austria Istria Comuni Magistrature Indipendente Società
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