Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (156/227)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnato alla Polizia, tutto affidato a stranieri, per lo più i-gnari della lingua del paese, derisori dei costumi, pervicaci, provocatori, troppo spesso ignoranti; tutto assoggettato a formalità pedantesche; tutto avocato sistematicamente al Governo, e poi dal Governo, dopo anni ed anni, in momenti di pericolo, restituito a centellini come concessione, come dono, come grazia sovrana. Non è e-sagerazione il dire che i commissari distrettuali furono, come adesso i pretori, onnipotenti ed irresponsabili nel rispettivo loro distretto; che a raccontare la storia e la cronaca dell'Istria dal 1815 in poi, bisognerebbe ricorrere alla tavolozza delle Catilinarie e delle Ferrine. »
      Le condizioni di Trieste nel 1848 sono così descritte in un proclama, ch'è il grido di dolore degli italiani di quella indomita città :
      « Donde nasce dunque questo movimento in senso austriaco, in senso germanico, che agita ora Trieste? Anche qui la risposta è troppo evidente per esiger di esser lunga; con un governo e una polizia austriaca in azione; con 8000 soldati e un centinaio di cannoni sopra ed intorno la città; con più di 20.000 abitanti tedeschi, parte accasati e parte rifuggiti in questo momento; col Lloyd austriaco in casa, fondazione, feudo e vigna d'un avventuriero tedesco, creatura di Metternich, si può appena pensare che il vero partito triestino, il partito italiano, possa alzar la sua voce.
      « Eppure, ad onta di tutto ciò, tanto potente è l'impulso istintivo di Trieste, tanto pronunziata la tendenza italiana, che è forza ricorrere alla frode, alla violenza, per reprimerla : quando si ha bisogno di assoldare l'ultima feccia del popolo per insultare gl'inermi cittadini ed aggredire le loro case; quando in un pàese ove la stampa è libera, si debbono sequestrare .gli scritti che danno i veri ragguagli sugli avvenimenti d'Italia; quando si spargono false lettere, false notizie, che dicono Radetzky trionfante e Venezia in preda all'anarchia e al saccheggio; quando, diciamo, un governo od un partito, ad onta di tanti sostegni, è costretto a gittarsi in queste estremità, è evidente che la sua causa è una causa ingiusta, contraria a quella del popolo. Sono gli ulti-
      — 156 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

Pagina (156/227)






Polizia Governo Governo Istria Catilinarie Ferrine Trieste Trieste Lloyd Metternich Trieste Italia Radetzky Venezia