Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (161/227)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      L'ITALIA INCATENATAche abbia il cuor generoso e la mente libera, che non abbia scontato con settimane o mesi di carcere, i suoi sentimenti di fierezza...
      « Lo stesso martirio dei belgi è tenue cosa in confronto dell'azione di odio, di veleno, di lenta tortura che si compie a danno degli italiani! »
      In una carica a fondo contro lo sgoverno delle autorità austriache nel Trentino, l'on. Battisti pronunciava alla Camera di Vienna queste parole :
      « Se quanto fanno le autorità civili è enorme, quello che fanno le autorità militari è peggio.
      « Sono esse che imbastiscono processi contro i funzionari civili che non si adattano ai loro voleri (un impiegato fu messo sotto processo disciplinare per non a-ver accettato un invito a pranzo dagli ufficiali!) e sono direttamente aizzati nel loro contegno dal luogotenente del Tirolo, un uomo che dopo aver perduto la fiducia di tutti i partiti e dopo di essersi mostrato impotente a risolvere qualsiasi problema economico o nazionale della provincia, per salvare la sua barcollante posizione si è dato in braccio all'elemento militare.
      « Spalleggiati da tale autorità, gli elementi militari commettono ogni eccesso. »
      E nello stesso discorso parlamentare diceva : « Gli ufficiali austriaci, educati in caserma, senza contatto col popolo, quando vengono destinati a far da poliziotti, non capiscono niente dell'ambiente in cui devono esplicare la loro opera, vedono solo e sempre i pericoli per lo Stato, le congiure, le società segrete, e mandano ai dicasteri centrali dei rapoorti che sono romanzi, e che come romanzi noi abbiamo sentito qualificare da alti impiegati della provincia.
      « È in base a questi romanzeschi rapporti che da Innsbruck e da Vienna piovono le più assurde proibizioni. mentre le autorità locali devono sempre riconoscere che il paese è calmo, tranquillo, ordinato.
      «Sopratutto i continui, sfratti di cittadini del Regno sono notoriamente chiesti dall'autorità militare. Ci vuole tutta la bassa mentalità di un caporale austriaco per non capire che il bando dall'autorità inflitto a Scipio Sighe-
      — 161 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

Pagina (161/227)






Trentino Camera Vienna Tirolo Stato Innsbruck Vienna Regno Scipio Sighe- Battisti