Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAda un'incomoda azione — non quello che protegge l'opera assidua, degli eventi preparatrice. È il silenzio della morte di ogni ideale, l'avviamento all'oblio che tutto sommerge. Esso non può essere sopportato — il canto del gallo ad ogni alba lo deve rompere, a ricordare i diritti, a rinfacciare i doveri ».
Precisamente in quell'epoca, al tempo del discorso di Firenze, l'Italia si trovò nelle sue relazioni con l'Austria ad uno svolto. Avrebbe potuto informare a nuove e più eque formule i patti o romperli : invece da quel tempo scese, gradino per gradino, la scala che segnava il sopruso austriaco e la propria umiliazione.
I commentatori autorizzati del discorso dell'onor. Crispi avevano, tra le altre cose, affermato che, quando all'Austria fosse stato tolto il sospetto delle aspirazioni italiane sulle terre ancora disgiunte, essa avrebbe cessato di trattare i connazionali nostri come ribelli, onde questi, rassegnati alle proprie condizioni, avrebbero potuto combattere più serenamente le lotte nazionali, nelle quali avrebbero trovato non più avversario, forse anzi alleato il governo.
Per affermar ciò bisognava supporre possibile la completa abdicazione da parte dell'Italia ai suoi imprescrittibili diritti, e la rinunzia da parte di quelle generose popolazioni al fine perseguito con tanta tenacia di volontà ed ardore di entusiasmo. Tutto ciò era illusione ed errore : ed anche colpa. La verità era una sola; e Barzilai la espresse rudemente :
« L'alleanza è la rinuncia di fatto al riacquisto delle Provincie italiane; chi dice o lascia intendere il contrario non è in buona fede ». Ed ai timorosi egli diceva ancora :
« Nè può esservi ragione perchè l'Italia, liberata dell'infido abbracciamento, sia per le sue aspirazioni fortemente coltivate attaccata dall'Austria. Nessuno ha mai creduto che la Francia, tutta concorde nel volere il riacquisto della Alsazia-Lorena, dovesse per questo fatto essere aggredita senza diretta provocazione dalla Germania.
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