Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'IT A Lì Atrattato, che l'Italia si astenga da ogni minaccia militare al confine orientale.
      « Ma chi avrebbe diritto oggi di movere all'Italia censura di slealtà, se i più elementari doveri di lealtà non vennero verso di essa osservati dalle cancellerie di Vienna e di Berlino, se essa fu a un capello di essere coinvolta nel grande conflitto senza nulla sapere delle intenzioni di coloro che lo andavano preparando? Senza nè pure aver tempo di chiedere quali garanzie le si offrivano contro la probabilità di trovarsi essa, proprio essa, a sostenere col suo sangue un mutamento profondo nella penisola balcanica in contrasto coi propri più vitali interessi? Si vorrebbe accusarla di venir meno alla correttezza diplomatica quando la Germania lancia la sua sfida mortale alla Russia e alla Francia, mandando poi tranquillamente il suo ambasciatore a comunicarne la notizia al nostro ministro che stava adoperandosi per prevenire appunto il conflitto?
      « In tali condizioni la neutralità era, lo ripetiamo, per l'Italia, un preciso dovere.
      « Non si tratta, no, di uno spediente di piccola codardia per cui, mentre gli altri si battono, essa riesce a trarsi in disparte; si tratta di un dovere altissimo verso l'Europa, di un dovere — diciamola la parola che in questo momento può sembrare ironica — verso l'umanità per la quale si richiede, da chi conserva in quest'ora un senso civile, di non estendere ed aggravare .la carneficina colla propria partecipazione non giustificata da alcun motivo evidente ed imperioso.
      « No, la neutralità italiana non è atto di codardia. Anche la neutralità può involgere pericoli gravi, portare a terribili cimenti. Il popolo italiano lo deve rammentare e lo rammenta. Esso sente e sa, dichiarandosi neutrale, di avere fatto quel che doveva fare; ed è senza dubbio disposto a ogni prova se altri, presto o tardi, volesse farlo pentire di avere adempiuto oggi il suo do-vere. »
      Sulla portata della neutralità dichiarata, il governo italiano aveva fatto conoscere fino dal primo istante il
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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