Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA NEBBIA SULLA NAZIONEconduce, mentre tutti gli altri non hanno esitato un i-stante a scegliersi con passo sicuro la loro strada.
      «L'Europa si scuote e vuol rimaneggiare le frontiere. Con chi sta l'Italia? Con tutti? È troppo, ed è impossibile. Con nessuno. È troppo poco ed è pericoloso. Nelle varie capitali si arzigogola sul nostro atteggiamento. Usciamo da questa posizione che potrebbe lasciarci tranquilli oggi per decapitarci, senza il rimpianto di alcuno, domani. Perfino l'Inghilterra ha rinunciato con Edoardo VII alla tradizione della splendici isolation! Dica nettamente il Governo se intende riprenderla per conto suo, e in caso contrario, con chi si accorda per la salvaguardia del nostro migliore avvenire. Questa incertezza, che per molti aspetti diventa una paralisi, non può durare. »
      Intanto sorgeva imperioso un altro problema, strettamente connesso a quello della neutralità : il problema degli armamenti.
      Della neutralità — osservava il Mattino di Napoli — si può discutere in vario senso : rna è bene che si dica subito, ed altamente, che una neutralità disarmata sarebbe un delitto contro la Nazione. La guerra può aver luogo o no; ma in qualunque caso la Nazione che pagherà il conto sarà quella che si troverà inerme alla liquidazione finale. Ora quello che si liquiderà nel Mediterraneo e nei Balcani è precisamente la nostra partita : la vecchia partita, per la quale viviamo da venti anni in angoscie continue, e per cui abbiamo fatto tutti i sacrifici militari che ci permetteva la nostra povertà, alla quale è attaccata la nostra vita e il nostro avvenire.
      Ma fin dal primo istante s'era già parlato di provvedimenti militari che il governo intendeva di prendere nella tremenda situazione europea. E infatti non tardarono i decreti dei provvedimenti tanto per l'esercito che per la marina. Per l'esercito vi fu il richiamo di due classi, più il complemento delle armi a cavallo della classe già richiamata 1891; per la marina il richiamo di due classi, di tutti gli specialisti di nove classi e dei semaforisti di tuttf le classi.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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