Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA NEBBIA SULLA NAZIONEnon gli paia sufficiente ad assicurarci contro tutti i rischi e tutte le sorprese, pensando alla tragica nostra condizione il giorno in cui urgenza di casi ci facesse sentire tutto il danno di dover appena iniziare lenti provvedimenti che si sarebbero dovuti già prendere e consolidare.
« La nostra neutralità — bisogna bene ripeterlo, perchè tutti se ne persuadano — è una risoluzione giusta, ma non per ciò meno pericolosa, in un periodo di tempo in cui la giustizia e il diritto diventano in Europa monete fuori corso. Essa ci espone a gravi rischi, mentre la guerra dura; e i rischi potranno diventar maggiori a guerra finita. Turbinano sul nostro capo le faville dell'incendio : domani potremmo trovarcene avvolti prima di esserci assicurata ogni più valida difesa. L'irreparabile nuò piombare nel giro di pochi giorni, e può coglierci in tale condizione che prima di essere pronti ad affrontarlo, ne avremmo già sentito tutto il disastroso effetto materiale — e sopra tutto morale. Soverchio pessimismo? Può darsi; e noi ci auguriamo dal profondo del cuore che il futuro gli sia una piena smentita. Ma oggi, fra le due tendenze, la sola che ci sembra in ogni caso colpevole è la tendenza ottimista.
« Tutte le classi e tutti i partiti hanno un supremo interesse a veder prendere le maggiori e più pronte cautele perchè la bufera di violenze che s'è scatenata sull'Europa non ci travolga senza resistenza.
« Noi ci siamo addossato, con la neutralità, un compito difficilissimo. Non bisogna dimenticarsene; non bisogna illudersi; non bisogna riméttersi al caso. »
Ma anche un altro lato della situazione si presentava per l'Italia in particolar modo delicato : cioè la questione della Santa Sede.
V'erano certi precedenti storici che autorizzavano a ritener possibile qualche complicazione.
Taluno ricordò ciò ch'era trapelato nel 1889, quando sembrava vicina una guerra tra l'Italia e la Francia. Il Vaticano, allora, aveva creduto alla guerra : e dato l'indirizzo della politica di Leone XIII, era stato acca-
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