Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IIIL LAVORIO DIPLOMATICO
A Vienna ed a Berlino — Pressioni austro-tedesche? — La lettera • autografa di Guglielmo — La riconoscenza francese — Dimostrazioni inglesi — Il punto di vista del « Times » — Il duca d'Avarna a Roma — Autografo imperiale e missione governativa? — Il «Libro Bianco» — Un documento storico — Rivelazione implicita — Non si pubblica il Trattato.
Com'era accolta la notizia della neutralità italiana colà dove doveva produrre più profonda impressione? Senza dubbio a Vienna ed a Berlino 1' amarezza fu grande; ma furono fatti tentativi più o meno riusciti di nasconderla, nella speranza che l'Italia potesse mutare il proprio atteggiamento.
La Neue Freie Presse scriveva : « Secondo l'alleanza l'Italia sarebbe obbligata, qualora i suoi alleati si trovino impegnati in una duplice guerra, a soccorrerli colle sue forze armate. L'Italia ci è dichiarata pronta a ciò, mediante il trattato. L'Italia rimarrà per altro molto probabilmente neutrale. Essa giustifica il suo punto di vista coi riguardi impostile dai settanta mila uomini che si trovano in Libia.
« Sembra inoltre che essa giustifichi la sua neutralità, dicendo che la costa occidentale non è sufficientemente fortificata. In realtà l'Italia si manterrebbe neutrale, perchè non sa esattamente quale decisione prenderà l'Inghilterra in principio o durante la guerra, e l'Italia non vuole trovarsi dalla parte da cui forse non si trovi anche l'Inghilterra. »
La Reichspost notava che l'Italia aveva annunciato
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