Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA NEBBIA SULLA NAZIONEsviluppo di un'impresa che, per quanto giuridicamente montenegrina, è essenzialmente italiana, e certo non è stata e non è inutile per l'influenza politica ed economica del nostro paese.
      « Le stesse notizie avute dal nostro personale dicono che i proiettili lanciati dall'incrociatore austro-ungarico sono stati molti; quella nave, dopo aver tirato molte granate al largo contro la stazione radiotelegrafica e contro gli stabilimenti della Società situati in pianura, entrò anche in porto per poter sparare a più agio ed a brevissima distanza contro i magazzini e le banchine. Ora un atto di guerra contro la stazione radiotelegrafica si può comprendere, ma un bombardamento contro Youtillage portuale è molto strano, visto che Antivari non potrà mai essere il porto di partenza di un... corpo di spedizione montenegrino contro l'Austria-Ungheria. »
      Il Corriere della Sera pubblicò allora questi apprezzamenti :
      « Nonostante le congetture che qualche giornale ha offerto al pubblico sotto l'apparenza promettente di rivelazioni inedite, noi persistiamo nell'affermare che i colloqui avvenuti fra il duca D'Avarna e i fattori competenti della politica italiana sono stati protetti contro ogni più legittima curiosità dal rigido riserbo di coloro che vi hanno partecipato. Ma questo riserbo non ha impedito a nessuno di intendere che in quei colloqui si è parlato dell'atteggiamento dell'Italia di fronte alla guerra in cui trovasi impegnata l'Austria-Ungheria, atteggiamento che ormai — come il duca D'Avarna deve a-vere constatato — non può essere più modificato da alcun casus joederis irrealizzabile, e che si svolgerà nel seguito in correlazione alle circostanze.
      « Circa questo ulteriore svolgimento dell'azione i-taliana, è comprensibile che a Vienna possa esistere della curiosità; è comprensibile altresì che il duca D'Avarna abbia voluto, col suo viaggio a Roma, mettersi in grado di poterla eventualmente soddisfare. Ed è quindi logico pensare che di ciò si sia parlato fra l'ambasciatore a Vienna, il ministro degli esteri ed il presidente del Consiglio. Ma chi volesse determinare i particolari_ 59 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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