Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIARussia, alleata della Francia e amica dell'Inghilterra, non farà neppur essa ostacolo. E così tre grandi Stati contribuiranno a dare all'Italia il compenso che il valore del suo esercito avrà acquistato. »
Più riservato, m ragione del suo alto ufficio, fu il ministro degli Esteri Doumergue, ma non meno cordiale nel parlare dell'Italia.
<( L'atteggiamento italiano — egli disse in un'intervista pubblicata dalla Tribuna, — è stato quello che tutti noi attendevamo. Non abbiamo mai creduto che essa si contenesse diversamente. Io per primo non ho dubitato un solo momento di ciò che il vostro paese a-vrebbe fatto, perchè lo conosco troppo bene. Tra i nostri due paesi esiste quella simpatia e quella tale affinità che si riscontra fra persone dello stesso sangue. L'Italia si è dovuta subito rendere conto che la guerra che noi combattiamo non è se non una guerra difensiva. Quando l'Austria aperse le ostilità contro la Serbia, compì la prima aggressione. In un simile frangente, come l'Italia avrebbe potuto non tenere la neutralità? »
Interrogato sul destino ch'egli riteneva riserbato all'Italia, Doumergue rispose :
« Io debbo usare su questo punto il maggiore riserbo. Diplomatici dotati di finissimo tatto non mancano nel vostro paese. Inoltre io penso che un popolo che ha saputo offrire un così maraviglioso spettacolo di forza, di civiltà e di volere, quale fu quello che il popolo italiano dette durante la conquista della Libia, non può non essere sicuro del proprio avvenire. La Francia, che sa quanto costino le guerre coloniali, ha saputo apprezzare quello sforzo, e la Francia è la prima, non lo dico per fare una frase, è la prima a compiacersi che l'Italia sia una grande nazione, e fa voti che la sua grandezza aumenti... »
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