Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA NEBBIA SULLA NAZIONEstoglierci dalla situazione assunta, in questi circoli politici e che son solo assai velatamente accennate da alcuni giornali maggiori. Codeste argomentazioni riguardano la politica avvenire dell'Italia assai ->iù che quella presente : e derivano da una speculazione previdente di quel che potrà essere la situazione internazionale del futuro e dal desiderio che in essa possa trovar consistenza un duraturo accordo anglo-italiano...
      « I più son concordi nel dire che garantito, almeno per periodo lungo di anni, l'equilibrio nel continente europeo, per le conseguenze a tutti egualmente fatali della guerra, l'Inghilterra inizierà una politica imperialistica, che la distoglierà dagli accordi politici internazionali del passato, per preoccuparla solo della sua tranquillità e del suo prestigio nel Mediterraneo e in Oriente. La consistenza dell'Impero coloniale, la sicurezza delle vie alle Indie, saranno la sola precipua preoccupazione degli uomini di Stato inglesi.
      « In questo desiderio d'isolamento imperialistico e insieme nella indubbia necessità di garantirsi l'equilibrio mediterraneo, si vuol vedere qui la opportunità di quell'accordo anglo-italiano, ch'è stato del resto un vecchio sogno dei maggiori uomini di Stato britannici. Non mai forse, come oggi, se ne è discussa con fermi propositi la possibile attuazione : non mai certo, come oggi, quell'accordo sarebbe una delle migliori garanzie dell'equilibrio europeo e del1 a reciproca sicurezza delle due Nazioni amiche.
      « È anche dunque per questa più larga visione della possibilità che l'avvenire ci presenta, che dovrebbe oggi 'l'Italia abbandonare la posizione, per così dire, d'inerzia, da essa assunta: l'Inghilterra ha forte come noi il desiderio che l'avanzata slava all'Adriatico e al Mediterraneo non sia facilitata, ha come noi forte il desiderio che, per il conflitto attuale, l'equilibrio mediterraneo non sia mutato. E ci promette il più valido e il più sicuro appoggio nel caso che l'abbandono della nostra neutralità ci consenta di fronteggiare quei due pericoli.
      « E il consiglio è buono. Senoncbè l'esame della situazione ha un difetto solo : quello di partir da un pre-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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