Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA NEBBIA SULLA NAZIONEnon poteva che riuscire ostica ai circoli direttivi italiani. Per una ripresa di strette relazioni con l'Italia, Conrad non poteva essere che un grave impedimento : e si cercò il modo di dare alla sua individualità e ai suoi sentimenti una nuova tinta per l'occasione.
      Cominciò il Neues Wiener Tagblatt, dicendo che il generale Conrad aveva ben quattro figli in guerra, e che perciò egli vi prendeva parte non solo come Capo dello Stato Maggiore, ma anche come padre, sacrificando alla patria i suoi affetti più cari.
      A torto egli sarebbe stato accusato in passato di essere un incorreggibile guerrafondaio; ora però si era veduto quanta ragione egli avesse avuto di insistere a suo tempo per una perfetta preparazione militare...
      Questo articolo, accompagnato da altri consimili in vari giornali viennesi, non era che la preparazione del colpo di scena che si meditava.
      Infatti, un paio di giorni più tardi, la Stefani rendeva noto questo strabiliante comunicato :
      « Il Capo di Stato Maggiore dell' esercito austroungarico, generale di fanteria barone Conrad von Hoet-zendorf, ha mandato dal teatro della guerra, in data del 24 agosto corrente, il seguente dispaccio all' addetto militare presso l'Ambasciata di Austria-Ungheria in I-talia :
      « Le notizie diffuse in Italia che l'Austria-Ungheria abbia intenzioni aggressive contro il Regno d'Italia per vendicarsi della mancata partecipazione alla guerra, sono prive di ogni fondamento, e non possono essere che stigmatizzate come divulgazioni malignamente sparse da parte di terzi. La incarico di opporre la più recisa smentita a ogni simile notizia.
      « Conrad, Capo di Stato Maggiore. »
      E la straordinaria dichiarazione del generale Conrad veniva tosto rincalzata a Vienna da questa pubblicazione ufficiosa :
      « Il governo italiano con la sua attitudine ha confortato la fiducia degli alleati. La dichiarazione di neutralità fatta dall'Italia fin dal principio della guerra, fu poi
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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