Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA NEBBIA SULLA NAZIONEdalla venuta a Roma dell'ambasciatore italiano a Berlino.
A questo viaggio dell'ambasciatore Bollati si attribuirono i più diversi, reconditi moventi.
La Tribuna scriveva :
« Nei circoli ufficiosi italiani ci si è fatto rilevare che la venuta a Roma del commendator Bollati, come già la venuta del duca D'Avarna, trovano spiegazione sufficiente nella necessità in cui si trovano i rappresentanti del Governo del Re nelle grandi capitali, di prender diretto contatto con i fattori competenti della nostra politica estera, in un momento gravido di incognite e di pericoli com'è l'attuale. Difatti non è eseluso, come ci è stato fatto notare, che, in prosieguo di tempo, giungeranno a Roma per conferire sulla situazione gli altri ambasciatori accreditati presso le Corti di Russia e d'Inghilterra e presso il Governo francese.
« Questa la spiegazione ufficiosa. Ma ciò non toglie, beninteso, che l'arrivo a Roma dell'ambasciatore a Berlino, come la rapida visita dell' ambasciatore a v ienna già partito per la sua residenza, possa anche a-vere un particolare significato... »
E il Corriere della Sera diceva :
« Noi formuliamo i migliori auguri pel buon successo della missione del comm. Bollati; ma è molto dubbio che chi nulla potè vedere nè sapere, nulla fu in grado di riferire su quell'azione sconvolgitrice della pace europea che la Germania stava concertando con l'Austria, possa ora riuscire a cementare nuovamente ed efficacemente quell'accordo italo-tedesco, che non fu saputo o voluto validamente tutelare, mentre i nostri alleati si preparavano in silenzio a lacerare i riatti della Triplice. »
Parole ben significative, che forse per la prima volta venivano così esplicitamente pronunciate da un autorevole interprete della pubblica opinione in Italia.
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