Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (131/217)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA N'EBBI A SULLA NAZIONEnon è abituata alla posizione di grande Potenza indipendente. La sua unità ha avuto per tutela politica Napoleone III; poi è passata alla tjtela della Germania e dell'Austria, divenute sue patronesse. L'Italia, nella guerra contro la Turchia, cominciò una politica indipendente, ma nella guerra balcanica continuò a seguire le alleate.
      « Ora, se l'Italia non interviene nella guerra, potrà ottenere qualche cosa; ma la dignità ed il prestigio dell'Italia, grande Potenza, esigono assolutamente un intervento indipendente nel conflitto. L'Italia deve prendersi da sè ciò che si crede in diritto di prendere. Se la guerra finirà un giorno col trionfo completo della Triplice Intesa, trionfo più che probabile, 1' Italia dovrà prendere in considerazione, molto più che per l'addie-tro, la volontà della Francia, dell' Inghilterra e della Russia. Questa circostanza avrà una importanza immensa sulla posizione dell'Italia nell'Adriatico e nell'Arcipelago, nel concerto delle grandi Potenze.
      « Così, non soltanto la dignità, ma anche gli interessi obbligano l'Italia ad un intervento attivo nel conflitto contro la potenza teutonica. La tattica della neutralità e della astinenza attiva, che sembra saggia, potrà nuocere molto. La sola via giusta è di prendere un atteggiamento aperto per la Triplice Intesa, seguendo i desideri del popolo, e non dimenticare gli anni 1859 e 1866, nei quali l'Italia combattè al lato delle stesse nazioni che combattono ora contro la tirannia tedesco-aìi-stro-ungherese. »
      Alle discussioni giornalistiche s'aggiunse bentosto una voce diplomatica.
      Il Corriere d'Italia ricevette da Bordeaux il resoconto d'una visita che il suo corrispondente aveva fatto all'ambasciatore di Russia in Francia conte Isvolski, che era stato già ministro degli affari esteri. Il conte Isvolski si limitò a dichiarare cortesemente che della guerra non avrebbe potuto parlare, perchè di essa si dovevano occupare i soldati; quanto alla diplomazia, c'era molto da fare e poco da dire, visto che gli eventi preci-
      — 131 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

Pagina (131/217)






Potenza Napoleone III Germania Austria Italia Turchia Italia Italia Potenza Italia Triplice Intesa Italia Francia Inghilterra Russia Italia Adriatico Arcipelago Potenze Italia Triplice Intesa Italia Corriere Italia Bordeaux Russia Francia Isvolski Isvolski