Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'IT A Lì Apitavano senza che si avesse il tempo di discorrervi intorno. 11 corrispondente potè tuttavia conversare poco dopo con un intimo dell'ambasciatore, dal quale ebbe qualche dichiarazione interessante.
      « La Russia — disse l'intimo dell'ambasciatore — è sinceramente grata all'Italia della sua neutralità : e crede anzi che il desiderio di non alterare in nulla la buona armonia esistente dal convegno di Racconigi fra le cancellerie di Pietrogrado e di Roma, sia stato la ragione principale che determinò la neutralità italiana. Si può dirlo ora. Prima ancora che l'Inghilterra avesse presa la decisione di far sua la causa della Francia e della Russia alleate, l'Italia aveva fissato il suo contegno; e, dopo aver lavorato attivamente a scongiurare il conflitto, la Consulta, fin dal 26 luglio, vale a dire quattro giorni prima che la guerra divenisse inevitabile, assicurava il ministro degli esteri russo Sazonof della sua decisione irrevocabile di restare neutrale. Simpatica alla Russia per la risolutezza con cui venne. decisa, la neutralità italiana è stata apprezzata come conveniva negli ambienti moscoviti, per la sua efficacia. Essa ha permesso alla Francia alleata di trasferire verso l'est i corpi di armata posti prima dal lato della frontiera italiana, e di trasportare liberamente le truppe d'Africa attraverso il Mediterraneo; essa ha facilitato anche indirettamente le operazioni russe, inducendo l'Austria, divenuta ad un tratto sospettosa contro l'Italia, a distrarre parte delle sue truppe dal teatro delle operazioni principali per schierarle sulla vostra frontiera alpina.
      « Questo a Pietrogrado riconoscono tutti : e i dirigenti della politica russa sono lieti al pensiero che l'attività spiegata dal signor Isvolski in Francia durante la guerra in Tripolitania e l'influenza da lui adoperata per assicurare àllora all'Italia un contegno non ostile da parte della Francia e per calmare certe ansie suscitate in Tunisia dall'occupazione italiana, hanno trovato oggi il loro compenso nel contegno pronto e senza equivoci dell'Italia. »
      Il diplomatico pose poi per conto suo la questione se la neutralità italiana basti all'Italia stessa. E proseguì :
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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