Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA N'EBBI A SULLA NAZIONEitaliani e l'opinione pubblica italiana, per supporre che essi possano sbagliarsi nel determinare ogni azione che non sia basata pienamente e solamente sugli interessi del paese. Vi sono dei giornali i quali pensano che la neutralità italiana non può essere più a lungo conservata. Va rinnovato a questo proposito il ricordo del più grande uomo di Stato italiano, il quale concluse per l'Italia l'intervento nella guerra di Crimea, e vanno ricordati il trionfale successo del suo audace intervento in quell'occasione e i ricchi e durevoli frutti che ne seguirono. Dall'altro lato, vi è l'insuccesso della politica italiana, che si ebbe nel 1881, quando gli uomini di Stato rifiutarono l'invito dell'Inghilterra a prender parte all'occupazione dell'Egitto.
      « Il rischio che Cavour affrontò nel 1855 col solo appoggio del suo Re, era infinitamente più grande di qualsiasi altro, rischio che i suoi successori possono essere chiamati ad affrontare oggi.
      « Egli conosceva bene questo rischio, ma lo affrontava con stupendo coraggio. La sua opera valse a cacciare gli austriaci dall'Italia, salvo le Provincie che sono ancora irredénte. Egli non aveva obblighi di trattati, nè assicurazioni sicure da parte degli alleati; aveva soltanto la promessa che essi si sarebbero ricordati dei servizi del Piemonte e che avrebbero permesso che le condizioni dell'Italia fossero discusse al Congresso dopo la guerra. Ma egli giustificava l'alleanza col fatto che essa impediva che si invadesse la Savoia.
      « Fra le persone che odiavano l'Austria sul terreno della storia e dell'esperienza, aveva vita una forte corrente, sia fra gli uomini politici che nel popolo, a favore della neutralità. Cavour non volle sentirne parlare e ne respinse l'idea, quando l'ambasciatore francese gli fece notare che quella della neutralità poteva essere la politica naturale del Piemonte. Egli vide più lontano e vide più chiaro. « Quali benefici — egli chiese alla Camera, che si mostrava indifferente — la neutralità ha mai apportato al Piemonte? Il nostro paese deve molto alle sue alleanze e niente alla sua neutralità. Quali benefici ha la neutralità apportato a Venezia
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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