Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'IT A Lì AGoverno italiano, in seguito allo scoppio de'Ie mine nell'Adriatico.
      a II conte Berchtold assicurava il nostro ambasciatore che avrebbe assunto subito informazioni sull'accaduto, per far adottare dalle competenti autorità provvedimenti nell'intento di evitare il ripetersi dei gravi inconvenienti verificatisi. »
      La risposta non era delle più soddisfacenti : e la stampa italiana lo fece intendere chiaramente.
      Il Messaggero, per esempio, commentava :
      « Pur troppo questa guerra ha fatto già molte vittime in mare fra i neutri : hanno avuto perdite dolorose di piroscafi e di uomini la Norvegia, la Svezia, la Danimarca e l'Olanda. Veniamo informati che il nostro Governo non ha affacciato a Vienna una particolare richiesta di indennità per le vittime, perchè la questione alla fine della guerra sarà portata cumulativamente al Tribunale dell'Aja da tutte le Potenze danneggiate.
      « L'abbondanza straordinaria delle mine che si vanno qua e là pescando nelle acque territoriali, dimostra come i nostri vicini non si siano per nulla preoccupati dei danni gravissimi che a noi sarebbero potuti derivare dalla loro inadempienza ai patti sanciti dal diritto internazionale marittimo, e dimostra ancora come male si contentino della nostra prolungata inazione, che è un'offesa ai nostri più vivi interessi, ai nostri più sacri doveri. » -
      Se i giornali italiani commentavano largamente, viceversa la censura austriaca vietava alla stampa di riferire intorno alle proteste dell'Italia per gli incidenti delle mine nell'Adriatico. Si permise soltanto la pubblicazione di un breve dispaccio, dove era riferito in tre righe l'accaduto. La Reichspost, che tentò di raccogliere le proteste dell'Italia e di confutarle con un commento in cui esponeva il punto di vista austriaco, fu obbligata a togliere tutto l'articolo e uscì con lo spazio bianco, in testa al quale si leggevano due frasi di compianto per le vittime.
      La ragione di questo procedimento della censura austriaca era da ricercarsi nelle voci corse in quei giorni a
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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