Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'IT A Lì Anel corso della storia non potranno forse mai ripresentarsi; non solo, ma intravvede altresì pel suo isolamento pericoli che soltanto i ciechi e gl'ignari dell'esperienza più recente possono trascurare. È una gran bella cosa, per noi che lo stimiamo altamente, che al potere sia un uomo come l'on. Salandra. Ma noi siamo convinti che egli stesso oggi desideri una partecipazione del paese alla crisi che il suo animo certamente' attraversa. I problemi formidabili che egli deve risolvere non sono così semplici che ogni soluzione non presenti difficoltà, pericoli, incognite da misurare esattamente e confrontare con quelle di altre soluzioni.
      « 11 contributo dell'opinione pubblica nelle varie sue voci all'esame della situazione, lungi dal sembrargli molesto, deve riuscirgli gradito. Egli certo non considera l'Italia come un collegio di minorenni che devono ubbidire senza discutere; nè in ogni caso chi minorenne non si sente può e deve rinunciare a esporre l'opinione sua sulle maggiori questioni nazionali.
      « 11 silenzio s'imporrà a tutti il giorno in cui un'azione sia decisa; ma finché matura quest'azione, si prepari una coscienza pubblica che_ dia luce al Governo sulla volontà, sui desideri, sul pensiero dell'Italia. »
      La scelta per il nuovo ministro della Guerra cadde sul generale Vittorio Zupelli. Prode comandante in Libia, apprezzato studioso di questioni militari, egli era stato l'infaticabile cooperatore del generale Cadorna nel febbrile lavoro di preparazione.
      La sua nomina, che escludeva ogni eventualità, di dissidi tra il Capo di Stato Maggiore e il ministro della Guerra, fu accolta con favore. Una particolarità, notata con simpatia dal pubblico : il generale Zupelli era i-striano....
      Ma la compagine ministeriale sembrava destinata a subire continue scosse. Non appena fu risolta la crisi nel ministero della Guerra, si seppe che le condizioni di salute del ministro degli Esteri, on. Di San Giuliano, s'erano aggravate in modo allarmante.
      11 16 ottobre il marchese Di San Giuliano morì. Il
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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