Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'IT A Lì Apugnatori della tranquilla attesa : la propaganda degli a-rnici della guerra tiene agitata solo la superfìcie.
      Questi atteggiamenti della pubblica opinione in Germania erano stati lumeggiati in modo interessante da un'intervista, che il ministro degli Esteri von Jagow aveva concesso al Giornale d'Italia.
      Le prime parole del ministro tedesco erano state molto significative.
      u Non nascondo, — egli disse, — che avevo sempre sperato di veder combattere gli italiani al nostro fianco nel giorno di una conflagrazione europea. So bene che gran parte dell'opinione pubblica italiana è convinta che tale conflagrazione sia stata provocata dall'Austria-Ungheria, il cui ultimatum alla Serbia provocò la crisi europea, terminata con la guerra. Ma vuol considerare un po' gli eventi politici dell'ultimo decennio? Non ha la Russia lottato partigianamente e senza scrupoli per l'assoluta supremazia nei Balcani? Non ha preteso al-l'egemonia sopra tutti i paesi balcanici? Non ha considerato questi come suoi naturali vassalli, cercando di estendere la sua influenza fino alla sponda adriatica e di stringere in una barriera l'Austria dalla parte del sud? »
      Più oltre von Jagow venne a parlare dell'altra intervista concessa al medesimo giornale dal ministro Win-ston Churchill, e disse :
      « Il ministro della marina inglese ha parlato di una débàcle dell'Austria, ed ha detto che la flotta inglese domina senza contrasto i mari. La fantasia di Winston Churchill ha galoppato troppo...
      « Quando però Winston Churchill nella sua intervista tenta, se pure larvatamente, di tirare l'Italia a fianco dei nemici delle sue alleate, penso che il popolo italiano deve sentirsi offeso del proposto voltafaccia. Churchill vorrebbe adescare gli italiani affermando che la vittoria anglo-ifrancese non diminuirebbe la situazione dell'Italia nel Mediterraneo. Ma chi chiedeva sempre categoricamente la restituzione del Dodecaneso? Chi tien Malta in suo potere? Contro chi sono puntati i cannoni di Biserta? So bene che l'Italia conserva gratitudi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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