Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA N'EBBI A SULLA NAZIONEne all'Inghilterra per il suo atteggiamento (durante il Risorgimento; ma la politica di Churchill e di Grey non segue le grandi tradizioni degli uomini di Stato inglesi del XIX secolo. Forse che Palmerston e Gladstone, Bea-consfield e Salisbury avrebbero appoggiato il dispotismo russo in lotta con la Germania, la cittadella della civiltà occidentale? Forse che essi avrebbero chiamati i negri dall'Africa, i gialli dall'Asia a combattere i bianchi? Io deploro questa condotta come la deplorano molti dei miei connazionali, che si sentono legati al popolo inglese da vincoli etnici, religiosi e di cultura, come sono sicuro che la deplorano anche molti degli inglesi stessi. »
      Riguardo alla neutralità italiana, von Jagow fece queste dichiarazioni :
      « Noi abbiamo riconosciuto nel modo più leale le ragioni per cui l'Italia, in causa di circostanze molteplici che è qui inutile di esaminare, si risolvette a rimanere neutrale nell'attuale guerra. I sentimenti della Germania verso l'Italia sono rimasti amichevoli ed essa è disposta a dargliene la prova anche dopo la guerra; perciò mi sorprende e mi addolora di più il fatto che la maggior parte idell'opinione pubblica italiana neghi simpatia alla Germania nella grande lotta, unica nella storia, che essa combatte per la propria difesa, mentre tutte le notizie più menzognere dei nostri nemici vi trovano fede e diffusione.
      « So bene che i nostri nemici contano sulle antipatie italiane verso l'Austria e che questi sentimenti che costituiscono il risultato degli eventi storici dei secoli scorsi, sono ancor vivi in molti dei suoi compatrioti; ma l'odio, diceva Bismarck, non è un sentimento politico. Il sottile senso politico degli italiani non si lascerà turbare da questo. Io sono convinto che la maggioranza degli italiani non seguirà chi vorrebbe attirarla con allettamenti in una politica di avventure, mentre non soltanto gli antichi legami di alleanza, ma anche le prospettive dell'avvenire debbono spinger l'Italia verso la Germania, i cui interessi, lungi dal contrastare con quelli degli italiani, combaciano con essi perfettamente. »
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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