Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA N'EBBI A SULLA NAZIONEche allora si vuol discutere il nostro diritto di risentircene e la nostra necessità, ora che l'ultimo e più grosso errore degli alleati ci ha legittimamente sciolti dagl'impegni del trattato, di dar tutto il rilievo e tutta l'importanza che merita alla profonda opposizione delle mire italiane e -delle mire austriache?
      « Questo è il punto centrale della questione e su di esso s'impernia l'atteggiamento del popolo italiano in questa capitale congiuntura. Il popolo italiano considera che oggi la causa austriaca è una con la causa tedesca : la vittoria tedesca vuol essere anche vittoria austriaca. E una guerra determinata, nelle sue origini occasionali ma non secondarie, da interessi in perfetto contrasto con quelli dell'Italia, può essere seguita dal popolo italiano con un sentimento diverso da quello che in lui prevale? Se l'Austria vince, noi, anche rimanendo neutrali, siamo sconfìtti, siamo forse irreparabilmente sconfitti; l'Adriatico diventerà troppo angusto anche per le nootre litoranee barche da pesca. E la Germania combatte per la vittqria austriaca...
      « Le ragioni del nostro atteggiamento sono chiare e dipendono tutte dalla inscindibilità della Germania dall'Austria; quanto al modo come siamo stati considerati nell'alleanza —- servi legati dalla paura, inferiori senza diritto alle più legittime ambizioni, strumento inconscio della politica imperiale in Europa — e al modo conseguente con cui la guerra è stata preparata, lasciandoci fuori dell'uscio perchè non avessimo sentore del danno che ci si preparava se non quando il nostro sacrifìcio fosse divenuto inevitabile e mostruoso, tutto ciò, in paragone di quell'interesse capitale, è secondario. »
      In quei giorni l'on. Salandra, nuovo ministro degli Esteri, si trovò improvvisamente posto davanti ad una complicatissima questione.
      L'ambasciatore di Russia gli comunicò questo telegramma ricevuto da Pietroburgo :
      « S. M. l'Imperatore di Russia, volendo dare un attestato della sua alta simpatia all'Italia, si è -degnato di ordinare di proporre di liberare tutti i prigionieri au-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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