Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'IT A Lì Astriaci di nazionalità italiana, se il Governo italiano si impegna di custodirli per tutto il tempo della guerra perchè essi non possano rientrare nell'esercito austroungarico ».
      L'on. Salandra rispose apprezzando l'atto generoso dello Czar, ma fece presente all'ambasciatore di Russia che, secondo il nostro diritto pubblico interno, qualunque italiano o straniero tocchi il nostro suolo e non abbia commesso reato, è libero e la sua libertà non può essere in alcun modo menomata; perciò non vedeva come avrebbe potuto prendere l'impegno — naturalmente per mantenerlo — di sottoporre a sorveglianza quei prigionieri liberati dalla Russia, in modo da impedire loro di varcare una qualunque delle nostre frontiere...
      Comunque, per i riguardi dei doveri della neutralità, il Presidente del Consiglio si riservava di approfondire l'esame delle questioni di diritto, che avrebbero e-ventualmente potuto sorgere, affidandone lo studio agli uffici competenti.
      L'episodio interessò vivamente il pubblico per la sua evidente altissima portata politica. Si trattava d'un significante riconoscimento dell'italianità delle • terre irredente, per opera d'una grande Potenza.
      Nei riguardi della Russia, poi, pure apprezzando altamente la generosità dell'offerta, molti vollero considerarla quale una abile mossa, tendente ad esercitare una pressione sull'opinione pubblica e sul governo del nostro naese.
      L'ambasciatore di Russia, signor Krupenski, escluse completamente quest'intenzione, com'era naturale.
      « Lo Czar, — egli disse, — non ha avuto altra preoccupazione che di dare un segno tangibile dei sentimenti di amicizia e di simpatia da cui è animato verso l'Italia. L'Italia, dal canto suo, sa troppo bene quello che deve fare nell'attuale momento storico, perchè qualcuno possa presumere, in maniera qualsiasi, di indicarle il suo compito e di additarle la via che deve seguire. Tanto meno poi qualcuno, fosse anche il suo amico più sincero e leale, potrebbe sentirsi autorizzato a voler in-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 3. La nebbia sulla nazione (La neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 198

   

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