Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRAN.DE GUERRA D'ITALIAte, per propria iniziativa, prender parte alla guerra europea; ma viceversa dovesse stare in passiva attesa e non muoversi se non nel giorno che fosse materialmente aggredita. Questa concezione della politica internazionale esercitava una tale tirannia sul cervello e l'animo dell'on. Rubini, che questi non aveva esitato a dire che, se l'Italia avesse deciso la guerra senza essere aggredita, egli si sarebbe immediatamente dimesso. Con queste disposizioni di spirito l'on. Rubini giudicava di tutti gli atti del Governo e si preoccupava ogni volta che gii pareva che il processo delle cose potesse condurre a un atteggiamento attivo di fronte alla guerra europea.
      Questo apprezzamento diede luogo a discussioni, alle quali lo stesso maggior interessato volle partecipare : ma generalmente fu trovato esatto.
      Comunque, l'intero gabinetto si dimise. Avrebbe potuto, senza dubbio, l'on. Salandra sostituire semplicemente il ministro dimissionario; ma egli sentì giustamente che quell'ora esigeva un governo forte : e volle allargare le basi parlamentari del ministero ed assicurargli la collaborazione di uomini che meglio apparivano atti a dar vigore alla compagine ministeriale.
      1 giornali commentarono in vario modo la crisi. La Vita notava che la situazione, in confronto con la iniziale formazione del Gabinetto Salandra, era questa : due ministri sostituiti, quello della Guerra e quello della Marina; uno defunto, l'on. Di San Giuliano, e uno dimissionario, l'on. Rubini. E proseguiva così :
      « Con due ministri nuovi e con due fra i più importanti portafogli senza titolare, era il caso di proseguire disinvoltamente il cammino, sostituendo lo scomparso e il dimissionario? Intanto dalla maniera onde la crisi si è manifestata, una cosa appar chiara : ed è che alle dimissioni — presentate per il più lodevole scrupolo di correttezza politica — non possa seguire che un rapidissimo rimpasto, che rafforzi di elementi nuovi e vigorosi' il Ministero Salandra, confermandogli quell'autorità che gli è necessaria per l'attuazione e lo svolgimento del suo programma. »
      La Tribuna osservava che l'on. Rubini si era anche
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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