Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INCUBOpubblicisti sono al fianco ai soldati di ventura e hanno nel cuore la medesima fiamma) : tutto hanno abbandonato per venire a difendere una patria, che non è la loro, nella guerra più formidabile che sia stata mai vista. E, se per coloro che furono garibaldini, che fecero già le campagne dell'Epiro e del Messico, la guerra attuale non presenta le medesime attrattive pittoresche, le medesime seduzioni romantiche delle spedizioni a piccoli gruppi in paesi lontani, per gli altri, per coloro che abbandonano per !a prima volta la loro pacifica patria e il loro tepido focolare domestico, che hanno dovuto vincere tutte le ragioni che li trattenevano, comprese le preghiere dei loro concittadini, che li scongiuravano a serbarsi per il giorno nel quale la loro patria avrebbe avuto bisogno di loro, ci rendiamo noi esattamente conto della grandezza e della abnegazione che sono contenute in questo loro gesto? lo ne conosco alcuni, che a-vevano dapprima subordinato la loro decisione alla speranza che la Francia avrebbe affidato loro una missione che avrebbe conciliato nel modo più evidente la loro amicizia per noi e il loro patriottismo per l'Italia : delusi, hanno detto che non sarebbero più partiti, ma all'ultimo momento nessuno è mancato. In questi uomini l'amore per la Francia, l'amore per i grandi principi di giustizia, di progresso e di diritto delle genti sono una tradizione, o, meglio, una virtù istintiva per la quale non si accontentano di dichiarazioni platoniche, ma offrono liberamente il loro sangue.
      « Queste poche migliaia di uomini stanno a significare un fitto profondo, che le polemiche e gli intrighi qualche volta nascondono senza però giungere a distruggerlo, ma del quale non sempre il pubblico francese vuol prendersi la briga di accorgersi : la simpatia spontanea, direi quasi la simpatia irragionevole del popolo italiano per la Francia liberale e democratica, che hi visto e compreso la tristezza italiana nei giorni in cui le cattive notizie venivano dal nord della Francia, la quale non dimenticherà più tale attestato di simpatia. Che i nostri amici italiani sappiano che noi abbiamo sentito questo e che saremo loro sempre riconoscenti.
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      I RegCCIO — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. IV 2


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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